Come trovare il punto G?

Come trovare il punto G?

Ti invitiamo a seguire questo massaggio (alcuni lo considerano un rituale) passo per passo. E’ un modo sicuro e collaudato per svegliare le potenzialità del punto G. Non è l’unico modo per entrarci in contatto, ma almeno la prima volta è consigliabile procedere in modo sistematico. Quando poi avrai preso confidenza, lo potrai sempre modificare a tuo piacimento. Una volta che hai identificato il punto G con sicurezza seguendo questi passi, tutte le sue emozioni ti saranno più familiari, riuscirai più facilmente a ritrovarlo quando ti masturbi e riconoscerai meglio le sue sensazioni tipiche quando farai l’amore.
Ma ora passiamo alla pratica, spiegando prima come individuare il punto G mediante la collaborazione di un compagno e poi come farlo da sola.
Un’avvertenza: seguire i 5 passi con metodo non significa farlo meccanicamente, anzi, fallo con emozione, con passione, con difficoltà, con piacere, fallo come viene, ma rimani nel ritmo, senza bruciare le tappe.
Certo, durante i corsi di Tantra questo massaggio dura più di quattro ore e i partecipanti vengono aiutati dal contesto, sostenuti dalla presenza di una guida passo per passo, dall’atmosfera di gruppo, dall’intenso lavoro sulla sessualità svolto nei giorni precedenti, insomma, da una serie di circostanze che aiutano a superare le possibili difficoltà della prima volta. Facendolo a casa con il tuo compagno (o con la tua compagna se vivi una relazione lesbica), un lasso di tempo di una o due ore può essere considerato più ragionevole. Quali sono i 5 passi?

1.Preparare il viaggio

L’uomo si prende cura dell’ambiente, per esempio accompagna i bambini dai nonni, porta la camera ad una temperatura gradevole, spegne il telefono e fa tutto ciò che serve per potersi dedicare per due ore esclusivamente alla sua donna. Prepara anche tutto il necessario che servirà durante il massaggio: olio e gel vaginale. Se siete tesi, potete iniziare con un po’ di movimento, stretching o danza, per entrare più in contatto con il vostro corpo, poi aprite il rituale con un saluto. Come prima cosa vi comunicate le paure, aspettative, preoccupazioni e pensieri rispetto all’esperienza che state per fare. Poi l’uomo fa alla donna un massaggio per rilassare tutto il corpo, e quando lei sarà sdraiata supina si siede tra le sue gambe.

2.Bussare alla porta

Bussare alla porta: in questa fase l’uomo si avvicina alla zona calda aiutando la donna a scendere con la propria coscienza nei genitali e a rilassarli. Massaggia i muscoli addominali, quindi massaggia l’inguine e il perineo. Poi distribuisce l’olio sui genitali e prosegue con il massaggio delle grandi labbra e infine delle piccole labbra. Durante tutti questi massaggi, con l’altra mano ogni tanto distribuisce l’energia a tutto il corpo.

3.Aprire la porta

L’uomo pone un dito all’entrata della vagina e, quando lei chiama, entra con delicatezza con la prima falange, premendo lateralmente in tutte le direzioni. Bisogna immaginare di toccare ogni ora di un orologio con le 12 verso il clitoride e le 6 verso l’ano. Dopodiché l’uomo entra con la seconda falange, premendo ancora tutte le ore, ma questa volta più in profondità. Alla fine entra con tutto il dito e facendo pressione aiuta la vagina a rilassarsi in tutte le direzioni, tralasciando per il momento le 12.

4.Togliere il velo

L’uomo può ora andare sulle ore 12 e cercare il punto G chiedendo feedback alla donna. Inizialmente esercita una pressione delicata, poi la fai aumentare in modo costante per alcuni minuti, quindi iniziare ad alternare una pressione costante sul punto G con delle pulsazioni o vibrazioni per un bel periodo.

5.Il femminile svelato

Dopo aver stimolato a lungo il punto G. l’uomo ritira lentamente il dito e lascia riposare la donna nelle sue sensazioni. Alla fine concludete il massaggio e lo spazio rituale con un saluto.
Come avrete notato, il metodo non è affatto complesso. Ciò che rende questo viaggio più imprevedibile non è infatti l’aspetto tecnico, ma le sensazioni e le emozioni che lo accompagnano. Come per Cristoforo Colombo, la vera sfida non era tenere il timone per orientare la sua nave verso ovest o trovare i venti giusti, ma quella dell’ignoto. Analogamente, anche il nostro viaggio ci porterà a scoprire un nuovo mondo, nuovi territori della nostra sessualità, stupendoci e disorientandoci con sensazioni curiose, emozioni profonde, e una più acuta consapevolezza di sé.

Se questo argomento ti interessa abbiamo scritto un libro a riguardo: “Il punto G – La ricerca iniziatica del piacere sessuale”.


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